Che un lavoratore possa essere preso in giro dal datore di lavoro (nel nostro caso dal Governo e per esso dal Ministro Valditara) viene anche preso in considerazione ed è un fatto che ormai si perpetua nel tempo a prescindere da coloro che si avvicendano a Viale Trastevere, ma che questa “presa in giro” sia perpetrata anche da quelle sigle sindacali che si definiscono rappresentative, grazie ad una legge sulla rappresentanza dei lavoratori antidemocratica, è cosa gravissima.
Eppure, e purtroppo dobbiamo dirlo ancora una volta, quando il Ministro Valditara insieme ai sottoscrittori del contratto “da fame”, sbandieravano ai quattro venti che a dicembre ciascun dipendente del comparto scuola avrebbe percepito 2500 euro di arretrati, avevamo denunciato quello che realmente CGIL-CISL-UIL-GILDA-ANIEF E SNALS avevano fatto ottenere con la sottoscrizione del “contratto da fame”.
Ora, visualizzando su NOI PA gli importi degli arretrati ci rendiamo conto dell’offesa e della presa in giro per tutti i lavoratori della scuola; un atto di una gravità inaudita perché dimostra, in tutta la sua evidenza, quale sia la considerazione reale che si ha del personale scolastico.
Dopo 4 anni di blocco, e 5 con il 2023 che si approssima, aumenti che in media non superano al netto 1200/1300 euro, con somme anche di euro 1000, a fronte di 4 anni di mancato rinnovo e che, come avevamo detto il 12 novembre, rappresentano aumenti di 35/50 euro di aumento.
Una vergogna infinita!!!
Per visualizzare l’importo degli arretrati, ribadiamo non si sa ancora quando saranno accreditati (si dice fra Natale e Capodanno) occorre collegarsi al portale NoiPA e seguire la seguente procedura.
GUIDA PER ACCEDERE A NOI PA